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"Se qualche volta scrivo è perché certe cose non vogliono separarsi da me come io non voglio separarmi da loro.
Nell'atto di scriverle esse penetrano in me per sempre
- attraverso la penna e la mano- come per osmosi"
(Cristina Campo, Gli Imperdonabili)

venerdì 3 febbraio 2012

Un tango e un libro...

La cantautrice e compositrice, di origine irlandese, Lorena McKennitt,  e la scrittrice cilena, Marcela Serrano.....un tango e un libro.

'Arrivano le prime note alle sue orecchie già turbate.
"Un tango in mezzo alle cornamuse? Di chi è questa musica?"
"E' Lorena McKennitt", risponde lui, appoggiando la mano destra sulla schiena di Floreana, appena sopra la vita.....
"E' bellissima!....."
"E'...per te, per noi due.....Si chiama Tango to Evora'.....La stringe a sè e le sussurra: 'Abbandonati'.
.....con una mossa impetuosa, Flaviàn preme forte sulla sua schiena, affonda le mani nella sua pelle intrappolandola e obbligandola segretamente, al ritmo della musica, a mettersi nella posizione che permetta a entrambi di sentirsi.....
Allora i contorni della folla intorno lei diventano indistinti, perchè il bacino di Flaviàn ha cominciato a cercare il suo, tentando di assediarla, di chiuderla. Quelle dozzine di occhi si trasformano in piccole luci lontane sospese in una dimensione altra, estranea.
El alma desmayada arrojando este suspiro, ay,
y caìda en los brazos del amor divino.
Perché questa irlandese oltreoceano con la sua musica magica deve infiammare la sua carne e trasformarla in puro desiderio? Lui la cerca con fermezza, la accompagna verso un'emozione precisa. Sono guidati semplicemente dal loro istinto, che li porta a cercare il massimo. Questo è l'inizio della fine, sente il cuore agitato di Floreana.
Il ritmo le è entrato nelle vene, nelle arterie, nei vasi comunicanti, non ha lasciato spazi liberi. Floreana ha abbassato le sue barriere protettive e Flaviàn le varca quasi fosse il suo nemico o, peggio, il suo costruttore. 
Una volta chiusi gli occhi, l'estasi spazza via tutto ciò che esiste...tutto quanto non sia la mano che scende sui suoi fianchi stringendola forte, attirandola, una bacino che rotea impellente indagando il suo opposto, che si specchia nel suo fino a sentirlo combaciare, fino ad avvolgerlo in un'unione di fuoco, lingue di una dimensione altra che nessuno può più controllare, che nessuno ha pianificato o ha previsto. E' marmo che si scioglie, trasformato dal ballo della seduzione in materia malleabile per membra fino a ieri soggiogate. Sono diventati due corpi infuocati, due corpi che si invocano nel più duro, nel più febbrile e delirante degli abbracci, cercandosi voraci, rapiti da una necessità eterna fino all'incontro e finalmente si fondono, nel suono d'amore di un tango che non è tango ma strazio di donna. Ed Evora li fece ardere come mai prima di allora. 
A tal punto avevano bisogno l'uno dell'altra.....
Il tuo pulsare ora scorre dentro di me..
.....Il destino del tango - di più, la sua essenza- è la perdita, riflette. Allora da dove si comincia?
La vita è prepotente, conclude; ci passa sopra senza mai preoccuparsi di chiedercene il permesso.'

(da L'albergo delle donne tristi, Marcela Serrano, Universale Economica Feltrinelli)


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